Regole e malizie per una corretta e sicura immersione
Ecco riassunti alcuni consigli e malizie tecniche e organizzative, alcune delle quali non sempre facili da sentire in giro o da leggere sui manuali.
Pensiamo che saranno utili per acquisire o rinfrescare la giusta mentalità di ordine, efficienza e indipendenza dai compagni di immersione, in ogni situazione.
L'elenco è ordinato per sezioni tematiche.
Rimessaggio
Prepara il rimessaggio dell'attrezzatura durante lunghi periodi di non utilizzo.
Erogatori
Appenderli ad un laccio o attaccapanni, in luogo asciutto non esposti ad umidità, dopo lavaggio accurato (specie nei baffi) in acqua dolce e tiepida, in perfetta distensione, con tappo assolutamente libero, fare anche un check up dei bulloni lubrificandoli con un po' di grasso di silicone.
Muta umida
Appenderla come un vestito in un armadio alto, ben asciutta, dopo averla lasciata in ammollo alcune ore in acqua dolce e tiepida, in modo da sciogliere il più possibile, i residui invisibili di sale (che spesso si ripresentano in oggetti ma rimessati e mal lavati).
Muta stagna
Stendere da chiusa, della cera d'api su tutta la superficie della cerniera evitando il silicone (da usare - al massimo - sulla parte metallica del by-pass e su quella interna della valvola d'uscita); ripiegatura classica come da manuale e controllo delle guarnizioni; in fine allentare le valvole di scarico e d'immissione.
Pinne
Slacciare ed aprire i cinghioli, fare sempre risciacquo abbondante in acqua dolce e tiepida; assolutamente mai appoggiarle sulle punte e al sole, come troppe volte si vede, anche dopo l'utilizzo estemporaneo, ma riporle in luogo asciutto distese orizzontalmente.
Coltello
Lasciare a mollo in acqua dolce e tiepida anche mezza giornata, prima di asciugarlo con cura, limare ed ingrassare la lama, riposizionarlo nella sua sede senza chiusura.
Bombola
Fare lavaggio accurato con acqua dolce, specie nella zona rubinetteria, con manovra di sfiato (vedi sotto); ingrassare l'OR con del silicone spray o se necessario sostituirlo. Ricordarsi che il primo tagliando è da fare dopo 4 anni, dalla data di acquisto, poi ogni 2.
Jacket
Fare accurato lavaggio esterno ed interno del sacco, immettendo acqua dal corrugato, per farla poi fuoriuscire dalla valvola. Prima di riporlo, gonfiarlo a bocca o mediante pressione e farlo asciugare per una giornata, appeso in luogo asciutto. Ingrassare attacco by-pass, se necessario, allentare i cinghiaggi e lasciare sempre un minimo di volume d'aria all'interno, per evitare l'aderenza delle pareti interne in caso di lunghe permanenze prima di un nuovo utilizzo.
Cintura di zavorra invernale (modelli a tasca)
Svuotarla dai pesi, fare un buon lavaggio interno ed esterno con acqua dolce e tiepida, e riporre separatamente le parti separate; la cintura di zavorra classica non necessita di particolare manutenzione, ricordarsi solo di lavarla con acqua dolce dopo l'utilizzo.
Torcia subacquea (modelli tradizionali)
Dopo classico lavaggio esterno con permanenza in acqua dolce e tiepida, in modo da far defluire i residui di sale, asciugarla e smontare la parte relativa al pacco batterie, prima di riporla, ricordarsi di rimontare la torcia, senza le batterie con serraggio minimo delle parti in avvitamento.
Comportamenti
Rispetta una corretta sequenza nella vestizione e svestizione, è molto importante abituarsi mentalmente a rispettare sequenze abbastanza standardizzate sia nella vestizione che nella svestizione. Così facendo si agevolano i compagni d'immersione, spesso seduti in spazi stretti o impediti nei movimenti dall'attrezzatura.
- Sistema bombole e cinghiaggi per primi, ancora libero dalla muta, controllandone l'adattamento ideale (leggermente lasco, in vista dell'indossamento, per poi essere adattato al meglio sul punto d'immersione, lasciando i rubinetti già aperti.
- Controlla che il jacket non sia posizionato troppo in alto rispetto alla bombola (memorizza l'altezza corretta per la posizione di chiusura del monobombola) infatti se il gav è montato troppo in basso, rischi di sbattere la testa contro il primo stadio, se invece è troppo in alto, le fruste ti tireranno creando solo problemi di assetto.
- Sistemati in barca o in gommone direttamente davanti alla tua attrezzatura ben disposta in sequenza di vestizione, non darai fastidio ai tuoi compagni e occuperai il minor spazio possibile, eviterai inutili rincorse a pezzi mancanti del tuo corredo, perché mal disposti sul natante. Quando sei in gruppo puoi indossare, in certe situazioni, la cintura di zavorra anche da subito, ti limiterà poco nei movimenti e sarai da subito indipendente.
- Controlla gli agganci rapidi e l'estensioni delle pinne, spesso infatti ci si accorge solo a vestizione terminata che il cinghiolo delle pinne non ha una corretta regolazione, per mettere a posto queste e altre piccole cose, dato che si hanno circa 35kg addosso, può provocare affanno e stress, con il rischio di un consumo d'aria eccessivo nei primi minuti d'immersione.
- Cerca di non lasciare la maschera al sole, per non provocare uno sbalzo termico che la appannerebbe, usa prodotti anti-appannanti o insaliva le lenti, pochi secondi prima di scendere in acqua.
- Se devi nuotare in superficie per raggiungere il punto d'immersione, non usare l'erogatore, ma lo snorkel, risparmierai notevoli quantità d'acqua nella bombola che ti serviranno per gestire al meglio l'immersione.
- Ricordati sempre di fare un check up mentale sulla vestizione, prima di entrare in acqua, serve ad evitare figuracce come: dimenticare di aprire la bombola, jacket non allacciato, cinture che cascano, etcc. Ma sopratutto ti prepara ad iniziare la discesa concentrato e non affannato.
Non tenere la maschera sulla fronte
Sebbene si veda spesso nei film subacquei o in pubblicità, si tratta di una usanza errata, infatti tenere la maschera alzata durante lo stazionamento in superficie farebbe alzare la temperatura della lente, perché esposta al sole, con conseguente appannamento per via dello sbalzo termico. In quella posizione, oltretutto, la maschera non ha un buon appiglio, con il rischio che un' onda ve la scalzi. Pertanto la maschera va posizionata sotto al mento, come una collana.